Biografia
26.08.1954 – 01.12.2022
Dall’adolescenza, il DNA lo indirizza verso l’Arte con risultati che vengono riconosciuti e premiati in età scolastica anche da insegnanti come il Prof.Giuseppe Belotti di Palazzolo e Prof.Dino Decca maestro che ritroverà poi, non potendosi permettere Liceo o Accademia, nei corsi serali della AAB. Nel 1969 trova impiego come allievo nello studio d’arte e scultura di Silvestro Bellini (allievo d’accademia di Achille Funi) e conosciuto come “il papà del Cicciobello, Patatina e Angelino” famose bambole culto da oltre 50 anni. Per cinque anni il Bellini diventa mentore e maestro potenziando la sua innata predisposizione al ritratto ed alla percezione artistica. Dal 1974 al 1982 partecipa attivamente con pittori locali a organizzare mostre mentre artisticamente produce pochissime opere perlopiù ritratti di famigliari e conoscenti, l’ultima sarà il ritratto di Nelson Cenci.
Dal 1983 seguono “30 anni di Latitanza Artistica” (eccetto la “Casa Cubo”) come da lui descritti nel trittico “SVEGLIA” del 2014 che illustra i suoi 60 anni di vissuto e riprende quindi l’impegno artistico organizzando una mostra antologica dei pittori Colognesi dall’inizio del 1900.
Nel 2017 con l’artista Jssor crea il Gruppo Artisti Colognesi tuttora attivo e che presiede, organizzando mostre antologiche per i componenti del gruppo e incontri d’arte con il Gruppo Artisti Bagnolo Mella con il quale dal 2019 partecipa al “salone” d’autunno con mostre a tema nel prestigioso palazzo Bertazzoli di Bagnolo Mella. Dal 2020 collabora con il Presidente della COGEME Dario Lazzaroni al progetto 50 anni 50 artisti e con l’Istituto Comprensivo Monte Orfano dove porta artisti nelle aule per stimolare all’arte gli alunni delle scuole. Nel 2022 dopo oltre 50 anni di assenza ritorna ad essere socio della AAB e in Ricognizione di dicembre, espone l’opera “Sopravvivere” basata sulla sua personale esperienza del Covid. Volutamente, non ha mai creato per vendere pertanto le sue opere pittoriche, sperimentali, le installazioni, gli assemblage, la residenza abitativa “il Cubo” e la tomba di Famiglia, permangono nella sua “collezione privata” insieme ad altre opere di artisti Bresciani, Lombardi, Italiani e del Pianeta Terra.