Lunedì 17 marzo alle ore 17.30 nell’auditorium Santa Giulia di via Piamarta, 4 a Brescia si terrà l’incontro “Omaggio a Emanuele Severino”, promosso dall’AAB con il patrocinio del Comune di Brescia e della Fondazione Brescia Musei.
Dopo un breve saluto di Laura Castelletti, vice sindaco e assessore alla Cultura del Comune di Brescia, Fausto Lechi, presidente della Fondazione Brescia Musei, Paolo Corsini, senatore della Repubblica,
interverranno:
– Massimo Cacciari, professore di pensare filosofico e metafisica all’Università Vita – Salute S. Raffaele
– Carlo Sini, già professore di filosofia teoretica all’Università statale di Milano
– Vincenzo Vitiello, professore di filosofia della storia all’Università Vita – Salute S. Raffaele
Nell’occasione verrà presentato il numero monografico di Il Pensiero. Rivista di filosofia 2/2012 “Omaggio a Emanuele Severino” che contiene 11 saggi dei più importanti filosofi italiani.
In particolare, Vincenzo Vitiello ripercorre 40 anni del pensiero del filosofo bresciano, a partire dalla pubblicazione di un’opera fondamentale di Severino “La struttura originaria”.
Per Brescia ha una valenza, oltre che culturale, profondamente affettiva il saggio di Andrea Tagliapietra “Mutando Riposa. Italo Valent interprete di Emanuele Severino”. Grande figura di intellettuale e filosofo, Italo Valent, nato a Treviso, ma bresciano di adozione, è prematuramente scomparso nel 2003. Ordinario di Ermeneutica filosofica e direttore del dipartimento di Filosofia e Teoria delle scienze all’università di Venezia, Italo Valent è considerato tra i più grandi allievi di Emanuele Severino. Rivendicava con orgoglio la sua volontà di continuare imperterrito a procedere sulla strada, “quella di sviluppare a tutto campo e in ogni direzione le tesi del maestro [Emanuele Severino]”.
Si è occupato di ontologia, logica dialettica, storia e interpretazione delle grandi categorie della filosofia occidentale. Insieme con una équipe di psichiatri e psicologi, ha studiato e ridisegnato un modello della psiche adeguato alla comprensione e alla cura della follia.
L’iniziativa promossa dall’AAB, con il patrocinio del Comune di Brescia e della Fondazione Brescia Musei vuole essere un tributo al grande intellettuale bresciano e a uno dei massimi filosofi Emanuele Severino, accademico dei Lincei, professore di Ontologia fondamentale all’Università Vita – Salute S. Raffaele.
Nato a Brescia il 26 febbraio 1929, si è laureato a Pavia con una tesi su Heidegger e la metafisica.
Dopo un periodo di insegnamento all’università Cattolica di Milano, nel 1970 diventa ordinario di Filosofia teoretica all’università di Venezia.
Scrive sul Corriere della Sera, dove accanto a temi prettamente filosofici, affronta questioni di grande attualità come la strage di piazza Loggia, tasse e amnistia, tecnica del diritto.
Per l’AAB risultano di notevole interesse le riflessioni di Severino su Arte e tecnica, su Arte e tendenza fondamentale del nostro tempo.
Costituisce sempre una grande opportunità sentire Emanuele Severino, per il suo grandissimo pensiero, ma anche per come si pone al pubblico con un linguaggio che tende ad eliminare la discrasia tra il tecnicismo filosofico e i problemi pratico – politici. Sostiene, infatti Severino “Che noi si viva nel mondo, e che il mondo sia fatto così come crediamo … con una struttura sociale nella quale esistono forze politiche, economiche, religiose, e industrie, fabbriche … è la grande fede alla quale nessuno di noi vuole rinunciare”.
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