Per il ciclo “Tre libri per ricominciare”, mercoledì
10 novembre alle ore 18, nella sede di vicolo delle Stelle 4, per la prima volta viene presentato a Brescia il libro di Claudio Gasparotti “Il sentiero. Legno, pietra, acqua e poi ferro” (ed. laQuadra, pagine 180). Dialoga con l’autore Massimo Tedeschi, presidente dell’AAB.
Laureato in Architettura a Venezia, Gasparotti esercita la libera professione con lo studio Aura. Ha redatto piani urbanistici, piani del paesaggio con particolare interesse per l’ambiente e la sostenibilità. In età giovanile con due amici ha redatto il primo progetto di “Parco dell’Adamello” per la commissione Pro Natura Alpina del CAI, progetto successivamente divenuto Legge Regionale. In architettura per scelta e occasioni ha svolto prevalentemente lavori da “innesto” sul “costruito”, restaurando, ristrutturando, ampliando edifici esistenti. Per l’Università della montagna di Edolo cura il ciclo di incontri “Racconta la montagna”.
“Il sentiero” è la sua prima esperienza di scrittura. Raccoglie tanti pensieri nati nel corso delle mille camminate sugli amati percorsi di montagna ed è l’occasione per riflettere sul rapporto fra uomo e natura, sul paesaggio, sui segni del tempo.
Claudio Gasparotti sarà intervistato da Massimo Tedeschi.
Il prossimo incontro sarà mercoledì 17 novembre per un altro debutto bresciano, stavolta per il libro di Virtus Zallot “Sulle teste nel Medioevo. Storie e immagini di capelli” (Il Mulino).
Mercoledì 17 novembre alle ore 18, nella sede di vicolo delle Stelle 4, per la prima volta viene presentato a Brescia il libro di Virtus Zallot “Sulle teste nel Medioevo. Storie e immagini di capelli” (Il Mulino, pagine 254).
Virtus Zallot è docente di Storia dell’arte medievale all’Accademia di Belle Arti Santa Giulia. Studiosa di iconografia sacra, collabora con istituzioni culturali ed enti pubblici a progetti di ricerca e valorizzazione del patrimonio artistico. Per Il Mulino ha già pubblicato “Con i piedi nel Medioevo. Gesti e calzature nell’arte e nell’immaginario”. Stavolta il suo acume interpretativo è stato attratto dalle acconciature: nel medioevo i capelli indicavano la condizione sociale ed esistenziale distinguendo il buono dal ricco, il buono dal cattivo, il vicino dallo straniero, la donna onesta dalla dissoluta, la vergine dalla maritata, il vanitoso dall’umile. Il libro di Virtus Zallot riscopre i capelli come protagonisti inaspettati di storie reali o immaginarie, tramandate dalla letteratura e dall’arte.
Virtus Zallot terrà una conferenza, corredata da numerose illustrazioni, per presentare il suo libro. La conferenza sarà introdotta dal presidente dell’AAB Massimo Tedeschi.